Barcarolo Romano

Un Diario dedicato al meglio della canzone romana non poteva che iniziare così (CLICCA QUI PER GLI ALTRI ARTICOLI). “Barcarolo Romano” è un brano semplicemente splendido, che ha dato grande lustro alla canzone romana. Un brano nato nel 1926 grazie alla collaborazione tra Romolo Balzani e Pio Pizzicaria, che parla di suicidio in un modo ancora attuale.

Il contesto è tanto chiaro quanto forte. Un barcarolo senza nome racconta la fine del suo amore per Ninetta e, grazie all’eco, il suo canto rimbalza da una sponda all’altra del Tevere. Facile osservare come questa canzone sia molto diversa rispetto a tante altre della tradizione capitolina, attente soprattutto a raccontare una romanità sospesa tra il malinconico e lo scanzonato. Quella di “Barcarolo Romano” è invece una tragedia vera e propria: una storia dolorosamente intensa, che accade sotto lo sguardo immobile della Città Eterna e del suo fiume più rappresentativo. Il barcarolo chiede proprio al Tevere di aiutarlo a ritrovare la sua Ninetta, scappata via da ormai un mese. Prega con tutte le sue forze e finisce per ritrovarsi di fronte al corpo esanime della donna amata.

DAL TEVERE AL GIAPPONE!
Ho avuto il privilegio di cantare questa splendida canzone romana in tante diverse occasioni (GUARDA IL VIDEO), confrontandomi con pubblico proveniente da tutto il mondo. Chissà cosa ne penserebbe proprio il Balzani, che era solito dichiarare di volere scrivere innanzitutto per Roma e pei romani. Forse nemmeno lui ha mai immaginato che un giorno la sua musica avrebbe compiuto un percorso così incredibile.

Vi faccio un piccolo esempio concreto: una volta ho interpretato “Barcarolo Romano” in Giappone, ricevendo una standing ovation al termine della mia esibizione. Non credo ci fossero romani in sala e, più in generale, dubito che qualcuno abbia capito a pieno il significato delle parole di Pizzicaria. Eppure le emozioni sono arrivate eccome, vista la splendida reazione finale. Mi viene da pensare che, in fondo, questo è il grande potere della Musica: un’arte meravigliosa, capace di comunicare al di là di qualsiasi confine.